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Riequilibrare il I Chakra.

Riequilibrare il I Chakra.

Muladhara o “chakra della radice” è il primo dei sette chakra e si trova all’altezza del bacino, fra il coccige e il pube. Costituisce e condivide, insieme al settimo chakra, il più esterno punto del canale energetico e la caratteristica di porre in relazione l’uomo con l’Universo da un lato e con la Terra dall’altro.

Il primo Chakra: Muladhara

Il primo chakra rappresenta la sopravvivenza, la Terra è il suo elemento archetipico e trova nel Loto rosso a quattro petali il suo simbolo rappresentativo. E’ fortemente connesso con il senso dell’olfatto e con l’esistenza terrena e, essendo il primo, funge da sostegno agli altri sei. E’ il fulcro da cui si irradia l’energia fisica, consentendoci di raggiungere un equilibrio interiore stabile in modo da poter affrontare serenamente i cambiamenti che arrivano dall’esterno e di gestire consapevolmente i nostri istinti negativi.

La parola chiave che si associa a Muladhara è “io esisto” e la sua funzione principale è la sopravvivenza, ovvero soddisfare i bisogni primordiali quali cibo, acqua e riposo in modo da creare armonia all’interno del nostro organismo e con la natura stessa. Una occlusione o chiusura energetica di questo chakra può portare a spossatezza, stanchezza e ossessione compulsiva verso il soddisfacimento di bisogni prettamente materiali.

E’ possibile favorire l’apertura di Muladhara attraverso percorsi meditativi correlati con dello yoga, possono però aiutarci in questo processo anche i prodotti naturali quali piante aromatiche e oli essenziali. La scrittrice Donatella Rizzati (Roma 1973) nel suo romanzo “La piccola erboristeria di Monmartre” ci consiglia due rimedi naturali che possono favorire l’apertura del primo chakra.

 Tisana di Tarassaco

Lascia un cucchiaio di radice polverizzata di tarassaco in infusione per almeno 5 minuti in una tazza di acqua calda. Bevi la tisanaconcentrandoti sul tuo respiro, in particolare sull’energia che dalla terra arriva a te e viceversa, quindi sul primo chakra.  Il tarassaco favorirebbe la connessione consapevole con il nostro corpo fisico, incarnato come abbiamo visto dall’energia presente nel Muladhara.

 Massaggio con oli essenziali

In 100 ml di olio di mandorle dolci BIO miscelare 3 gocce di olio essenziale di cannella (Cinnamomum zeylanicum), 3 gocce di olio essenziale di patchouli (Pogostemon cablin), 2 gocce di olio essenziale di sandalo (Santalum album) e 3 gocce di olio essenziale di vetiver (Vetiveria zizanoides). Massaggiare con movimento circolare direttamente sul primo chakra. Questi oli essenziali sono tutti legati all’ elemento terra, proprio del chakra Muladhara, sono caratterizzati da un profumo caldo e intenso e, secondo l’aromaterapia sottile, lavorano sulla concentrazione e sull’ equilibrio del sistema nervoso.

L’olio essenziale puro al 100% di cannella ha un aroma caldo e speziato quindi corporale, ricorda la famiglia e stimola la creatività e la memoria favorendo l’apertura dei sensi.

L’olio essenziale puro al 100% di patchouli è utile per il sistema nervoso, esercitando un’azione positiva sulla concentrazione.

L’olio essenziale puro al 100% di sandalo contribuisce a placare la mente razionale, il flusso ininterrotto di pensieri che spesso ci aliena e distacca dalla realtà. Lavora con il primo e il settimo chakra, favorendone la comunicazione.

L’olio essenziale puro al 100% di vetiver è un profumo afrodisiaco che riporta la nostra mente ai bisogni primari, propri del primo chakra, sciogliendo i blocchi energetici a livello del bacino nelle donne che hanno perso il contatto con il loro corpo e negli uomini duri e con scarsa sensibilità.

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