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Persona e benessere  dieta_pompelmo_1217-500x285 Citrus Paradisi: benefico Pompelmo!Il pompelmo (Citrus paradisi) è un albero sempreverde appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. E’ solitamente alto dai 5 o 6 metri, ma può raggiungere i 15 metri, è un antico ibrido, probabilmente tra l’arancio dolce e il pomelo, si propaga per talea e per innesto.
Le sue foglie, di colore verde scuro, sono lunghe e sottili. I fiori bianchi sono composti da cinque petali. Il frutto è giallo, di aspetto globoso, di diametro tra 10 e 15 cm, composto da spicchi incolori.
E’ uno dei più grandi tra i frutti degli agrumi, secondo solo al pomelo. La buccia del pompelmo è abbondantemente foderata dalla massa spugnosa detta albedo.
Il pompelmo è l’unico agrume che si suppone non provenga dall’Asia, ma dall’America centrale.
Oggi si coltiva in tutto il mondo. I maggiori produttori sono gli USA, con piantagioni in Florida e nel Texas.
Nell’Italia meridionale è coltivato in Sicilia negli agrumeti della Piana di Catania e della Conca d’Oro. Esistono sul mercato molte varietà di pompelmo, ma una in particolare sta assumendo una certa importanza. Si tratta del pompelmo rosa, la cui colorazione deriva da una mutazione spontanea del pompelmo giallo, osservata e stabilizzata in Texas nel 1929.
Il succo di pompelmo è povero di zuccheri semplici e calorie; apporta invece alte concentrazioni d’acqua e discrete quantità di vitamina C.
Persona e benessere  in-giardino-con-me-lerbario-di-naturalmentejo-L-ijAvni Citrus Paradisi: benefico Pompelmo!Negli ultimi trent’anni sono state fatte delle interessanti scoperte in farmacologia, a proposito del ruolo del succo di pompelmo rispetto alle terapie farmacologiche.
Questi studi hanno preso vita a partire dall’osservazione che, in alcuni Stati meridionali degli Stati Uniti d’America, in particolare Texas, diverse terapie normalmente in uso anche nel resto del Paese davano risultati inferiori o addirittura nulli in una significa percentuale di casi.
Si iniziò quindi a dibattere sulle possibili cause di questa manifestazione. Nel corso degli studi venne notato che, negli Stati interessati, il consumo di succo di pompelmo, come bevanda era notevolmente più alto che negli altri Stati. Nel proseguire degli studi, il mistero che circondava la correlazione tra i due aspetti (consumo di succo di pompelmo e fallimenti terapeutici) venne svelato. la bergamottina, contenuta nel pompelmo, è un potente inibitore del citrocromo P450 epatico; questo citocromo metabolizza circa il 50% di tutti i farmaci attualmente prescritti in varie terapie.
Poichè la bergamottina rende meno disponibile il citocromo, molti farmaci vengono quindi metabolizzati più lentamente, con conseguente aumento degli stessi nel plasma sanguigno.
I farmaci da esso elaborati, di conseguenza, raggiungeranno valori plasmatici più elevati e questo fatto può portare a rilevanti complicazioni.
Sono documentate le inibizioni del metabolismo di alcuni psicolettici (gli psicolettici sono farmaci che diminuiscono la tensione psichica come alprazolam, midazolam e triazolam) e di alcune statine. Le statine sono farmaci che inibiscono la sintesi del colesterolo endogeno, come atorvastina e della ciclosporina (la principale indicazione della ciclosporina è la prevenzione del rigetto nel trapianto d’organo).
Persona e benessere  17372-500x331 Citrus Paradisi: benefico Pompelmo!Inoltre l’olio essenziale di pompelmo, ottenuto per pressione a freddo dalla buccia, svolge sul piano psico emozionale, un’azione tonica e positivizzante: riduce gli stati d’angoscia e ansietà, di surmenage e pessimismo, favorisce la concetrazione e la creatività.
L’olio essenziale di pompelmo è fotosensibilizzante, pertanto si raccomanda di non esporsi al sole dopo il suo uso. Può provocare irritazioni cutanee qualora impiegato allo stato puro.
Le proprietà e le indicazioni dell’olio essenziale, riconosciuto da esperti di Aromaterapia; tuttavia è sempre consigliabile, prima di qualsiasi trattamento con oli essenziali, rivolgersi a professionisti del settore, per ottenere informazioni sicure e personalizzate, adatte alla propria condizione di salute, di età e di sesso.

Dott. Gerardo D’Acunto – Biologo – Articolo estratto da L’Aromatario n.24 Inverno 2017

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Persona e benessere  basilico-500x262 Il basilico una pianta regaleIl basilico (Ocinum basilicum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (Labiate), alta fino a 60 cm, coltivata come pianta aromatica. Originario dell’India, il basilico è ampiamente utilizzato nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche per via del marcato profumo delle sue foglie che, a seconda della varietà, può essere più dolce o pungente. Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con riferimento al termine greco basilikon da basileus “re” e cioè “pianta regale”. Le foglie sono opposte, ovali, lanceolate; le loro dimensioni possono variare molto, da quelle lillipuziane del basilico greco a quelle enormi del basilico lattuga, che possono raggiungere i 10 cm. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure in alcune varietà, è viola o porpora. I fusti sono eretti e ramificati, hanno una sezione quadrata e mostrano la tendenza a divenire legnosi. I fiori, raggruppati in infiorescenze all’ascella delle foglie, sono piccoli, bilabiati, bianchi o rosei e hanno la corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I semi sono fini, allungati e neri. Il periodo di fioritura è tra giugno e settembre. Si conoscono circa 50 specie di “Ocimum basilicum” e centinaia di loro varietà. Queste presentano caratteristiche diverse, come il tenore in oli essenziali, che varia molto e influenza fortemente il loro sapore. Vi sono varietà che presentano aroma di liquirizia (basilico tailandese) aroma di cannella, di limone, di limetta o di canfora.

Tra le varietà più importanti si ricordano:

Basilico comune (Ocimum basilicum ‘Crispum’, dalle grandi foglie e dal profumo intenso.

Basilico genovese (O. basilicum ‘Genovese Gigante’), rinomato in Italia per produrre il pesto. Ha foglie larghe, un aroma di gelsomino, di liquirizia e di limone. Gli è stata assegnata la DOP (Denominazione di Origine Protetta – Regolamento (UE) N: 611/2010 del 12/07/2010.

Basilico greco (O. basilicum ‘Minimum’), dalle piccole foglie allungate, ha un profum più dolce e meno pungente delle varietà a foglie larghe e si adatta meglio ai climi freddi.

Basilico lattuga (O. basilicum ‘Lettuce Leaf’) e Basilico napoletano (O. Basilicum ‘Napoletano’), varietà delle foglie più grandi.

Basilico messicano (O. basilicum ‘Purple Ruffles’), con foglie decorative di color porpora e fiori rosa pallido, ha un aroma dolce e un po’ piccante.

Basilico tailandese (O. basilicum var. thyrsiflora), l’aroma delle sue foglie ricorda la menta e il chiodo di garofano, e si utilizza con i frutti di mare e nelle minestre esotiche. Ha un profumo di liquirizia per il suo contenuto di estragolo.

Come pianta medicinale, le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Il basilico è utilizzato anche contro l’indigestione e come vermifugo. Come colluttorio è indicato contro le infiammazioni del cavo orale.

Persona e benessere  Basilico1-500x332 Il basilico una pianta regaleL’olio essenziale puro 100% di Basilico (Ocimum basilicum Crispum) è utilizzato per massaggiare parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi. Negli oli essenziali, a seconda della verità e della stagione di coltivazione e raccolta, sono stati trovati e analizzati una trentina di preziosi costituenti differenti, tra cui: linalolo, epi-a-cadinolo, a-bergamotene, Y-cadinene, germacrene D, canfora, eugenolo. L’aroma caratteristico della specie comune in Italia è derivato dall’eugenolo, sostanza chimica presente in grande quantità anche nei chiodi di garofano. ll basilico è ricco di Vitamina K, ferro (Fe) e antiossidanti ritrovato nelle foglie del basilico è l’acido rosmarinico, che agisce in modo sinergico con la Vitamina E.
Altri antiossidanti presenti nel basilico sono alcuni acidi fenolici e alcuni flavonoidi. Alcuni ricercatori hanno potuto osservare che mediante la somministrazione di un estratto di basilico diminuisce l’ossidazione del colesterolo circolante nel sangue. Il colesterolo ossidato aderisce facilmente alle pareti delle arterie facendone diminuire l’elasticità e riducendo il lume, evento che induce ipertensione e infarto del miocardio.
Altri studi hanno potuto mettere in evidenza il potenziale ipoglicemizzante degli estratti di basilico sul controllo del diabete di tipo 2 (diabete dell’età adulta, non insulino-dipendente).
Infine, recenti ricerche sull’olio essenziale del basilico hanno evidenziato che la pianta ha proprietà fungicide e proprietà repellenti sugli insetti, in particolare sulle zanzare.

Gerardo D’Acunto – Biologo – Articolo estratto da L’Aromatario n.16 Primavera – Estate 2016

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Persona e benessere  beach-yoga-500x362 Riequilibrare il secondo Chakra con prodotti naturaliSvadhishtana o “chakra sacrale” è il secondo dei sette chakra e si trova in corrispondenza dell’osso sacro, tre dita sotto l’ombelico in prossimità del plesso sacrale. E’ la fonte dell’energia e del piacere sessuale in quanto rappresenta la prosecusione della specie e quindi la riproduzione. Il secondo chakra rappresenta il nostro “centro”, fonte di energia creativa e sede di emozioni primordiali.

L’importanza di riequilibrare il secondo chakra

Il secondo chakra è associato al corpo emotivo, l’Acqua è il suo elemento archetipico e trova nel Loto arancio a sei petali il suo simbolo rappresentativo. Il colore arancio è simbolo di armonia interiore, creatività artistica e sessuale, fertilità, emozioni positive, piacere e successo. I sensi legati al secondo chakra Svadhishtana sono il gusto e il tatto, le gonadi (ovaie e testicoli) sono le ghiandole ad esso collegate mentre gli organi sono: intestino, vescica, utero e prostata.

La parola Svadhishtana in sanscrito significa “collocato nel suo proprio posto” e la parola chiave associata al secondo chakra è “IO SENTO”, il sentire corporeo delle sensazioni, a prescindere che siano piacevoli o spiacevoli. Il secondo chakra si sviluppa a partire più o meno dal settimo anno di età fino a circa il quattordicesimo, nelle donne gira in senso orario, negli uomini antiorario. La parola Svadhishtana si identifica con il mantra VAM e la nota musicale “re” entrando in vibrazione a una frequenza di 204 MHz.

Un disequilibrio del secondo chakra può portare a frigidità, impotenza, ansia e attacchi di panico a livello psicologicoriequilibrare secondo chakra sessualità oli essenziali, per quanto concerne la sfera fisica si può essere predisposti a disturbi ai reni e alla circolazione, con conseguenti dolori lombari. Un funzionamento eccessivo di questo chakra può favorire la ricerca di relazioni emotivamente vuote e legate meramente alla sfera sessuale. Al contrario un insufficiente funzionamento di Svadhishtana predispone alla solitudine, alla paura e al senso di colpa.

Esistono alcuni prodotti naturali che possono aiutare insieme a esercizi di meditazione, yoga e l’aiuto di un esperto a riequilibrare il secondo chakra Svadhishtana. Vediamo insieme quali sono e come usarli.

Persona e benessere  17372-500x331 Riequilibrare il secondo Chakra con prodotti naturaliBagno al profumo di arancio, mirra e sandalo
In un bicchiere di latte miscelare 1 goccia di olio essenziale di arancio amaro, una goccia di olio essenziale di mirra e una goccia di olio essenziale di sandalo. Versare il composto nella vasca da bagno e immergersi in un bagno aromaterapico che vi aiuterà a rilassarvi e distendervi, coadiuvandovi nel riequilibrio del secondo chakra.
L’olio essenziale di arancio amaro (Citrus aurantium var. amara) rimpie l’anima di sentimenti di gioia e allegria, scacciando paure e sensi di colpa.
L’olio essenziale di mirra (Commiphora) è utile a livello pratico in ogni attività legata alla guarigione spirituale e alla meditazione.
L’olio essenziale di sandalo (Santalum album) ha proprietà afrodisiache che favoriscono la comunicazione del secondo chakra con il primo chakra e quello della corona.

Persona e benessere  massaggio-500x237 Riequilibrare il secondo Chakra con prodotti naturaliOlio massaggio ai profumi d’oriente
Miscelare a 100 ml di olio di mandorle dolci, adatto a ogni tipo di pelle, 3 gocce di olio essenziale di mirra, 3 gocce di olio essenziale di sandalo, 3 gocce di olio essenziale di patchouli, 3 gocce di olio essenziale di vaniglia e 5 di olio essenziale di ylang ylang. Lasciar riposare una settimana in un fresco di vetro scuro e usare come olio da massaggio dopo la doccia o prima di dormire.La sinergia dei profumi di questi oli essenziali dotati di proprietà afrodisiache vi aiuterà nella pratica di riequilibrazione e apertura del secondo chakra Svadhishtana.
L’olio essenziale di patchouli (Pogostemon cablin) agisce in maniera soggettiva come riequilibrante negli stati nervosi. Il suo profumo è afrodisiaco.
L’olio essenziale di vaniglia (Vanilla planifolia) ha un effetto benefico e rilassante sulla sfera emotiva di chi ne inala il profumo agendo come un riequilibrante.
L’olio essenziale di ylang ylang (Cananga odorata) aiuta a contrastare l’insorgere di episodi di rabbia derivanti da frustrazione.
Ricorda di utilizzare prodotti completamente naturali e oli essenziali 100% puri, naturali e totali. Gli oli essenziali FLORA sono 100% puri, naturali e totali, e provengono in gran parte da agricoltura biologica o biodinamica controllata.

Fonti:
“Profumi di Benessere”, Laura Savo, DaigoPress
“Aromaterapia Olistica”, Renato Tittarelli, Quantic Publishing
“I sette Chakra”, Susan Daniel, Edizioni R.E.I.

 

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