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Cristallopratica.

Viviamo in una realtà costituita da energia a diverse densità, la materia stessa è energia rallentata.
Sembra un’affermazione folle, ma non è altro che la traduzione in parole semplici delle scoperte della fisica di quasi un secolo fa, a partire dalla famosa E=mc 2 di Albert Einstein.
Da questa consapevolezza prende spunto quella che viene chiamata Medicina Vibrazionale, ovvero il recupero di antiche tradizioni curative che, alla luce delle scoperte della scienza moderna, appaiono come incredibili intuizioni, precorritrici delle nuove conoscenze.
Tra le tante discipline della Medicina Vibrazionale, la Cristallopratica è quella che utilizza come strumento di“guarigione” i cristalli.
In questo ambito il termine guarigione ha un’accezione molto diversa da quella che siamo abituati a dare a questa parola, poiché la cristallopratica non mira a formulare un rimedio sulla base dell’analisi del sintomo con lo scopo di togliere un disturbo o una malattia fisica, ma individua i blocchi e le ferite emotive, karmiche e spirituali che potrebbero essere la causa del disturbo o il freno all’evoluzione dell’individuo.
Questo tipo di guarigione dipende sempre dalla volontà di lavorare su di sé della persona ed è quindi importante che si ponga il più possibile priva di aspettative e pronta a mettersi in gioco.
Dei tre Regni di Natura (minerale, vegetale e animale), il primo è quello con la storia evolutiva più lunga; non deve quindi sorprendere che la vibrazione emessa dai cristalli, esseri con milioni di anni, sia pura, stabile e non influenzabile. Il principio base della cristallopratica è proprio in questa loro natura: avvicinando un cristallo al nostro campo aurico, che subisce le angherie della nostra mente, le influenze delle emozioni di pancia, la resistenza al dolore e al cambiamento, questo lo riaccorda, lo riporta a una vibrazione più armonica, permettendo la nostra “guarigione”. Ma la cosa più sorprendente è il modo in cui scegliere i cristalli adatti a noi: l’essere umano è un’antenna naturale e posto davanti a una serie di minerali sarà naturalmente attratto da quelli ideali per il momento che sta vivendo. È proprio così che iniziano i miei trattamenti: con la scelta intuitiva dei cristalli da parte del cliente per capire su che ambito andare a lavorare; dopodiché inizia il lavoro vero e proprio attraverso il posizionamento delle pietre sul o vicino il corpo e l’integrazione sinergica con il Reiki.
Ciò che si può ottenere con un trattamento del genere è una maggiore connessione con la nostra natura profonda, libera dalle infrastrutture che ci siamo creati nella routine quotidiana o che si sono stati imposte e insegnate. Questo permette di accettare la vita che stiamo vivendo e tornare ad amarla, riprendere la forza per effettuare le scelte e i cambiamenti che ci aspettano e trasformare gli stati emotivi negativi che viviamo, accettandoli, vivendoli e lasciandoli andar via.
Un’altra modalità di trattamento che utilizzo prevede la formazione di Sfere Cristalline, un insieme di cristalli posti a cerchio che, pulsando, formano un portale, un’atmosfera nella quale vivere ed esperire la situazione che vogliamo capire, accettare e superare. Entrando in una sfera cristallina è possibile fare esperienza di parti di noi, come fossero slegate da tutte le altre, per poi integrarle e accettarle. Prendendo in prestito il termine da un’altra disciplina, con le sfere cristalline è possibile “costellare” una qualsiasi situazione che ci riguardi, per comprendere cosa dobbiamo cambiare di  noi e nel nostro modo di vivere.

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I Cristalli, il senso dell’ingiustizia e la maschera del rigido.

Specchio, specchio delle mie trame, chi si nasconde tra le mie brame?

Rompere gli specchi non è sufficiente a rompere gli schemi.. lo struzzo nasconde la testa sotto terra pensando di non essere visto dal nemico.

Riconoscere sia le trame che le brame create dall’ingiustizia, aiuta a svelare la maschera del rigido per riconquistarsi il senso dell‘Accondiscendenza.

L’ultima puntata per questa stagione delle cinque ferite.

Mercoledi 30 maggio dalle 20.30 alle 23.00

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